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Ponto Eusino.

(o Eussino; dal greco Póntos Euxéinos: mare ospitale). Antico nome del Mar Nero, contrapposto alla precedente denominazione di mare áxeinos (inospitale), data con probabilità dai Fenici, a causa dei frequenti naufragi verificatisi. • Encicl. - Già ai tempi dei Fenici il commercio fu prospero su questo mare, comunicante con il Mediterraneo attraverso il Bosforo e lo stretto dei Dardanelli (Hellespontus). Le prime colonie greche furono create dai Milesi (VII sec. a.C.), attratti presumibilmente dalla scoperta di giacimenti metalliferi nella regione della Colchide. La presenza dei Greci diede origine ai primi centri abitati e all'ellenizzazione della regione litoranea: sulla costa europea, nel territorio dell'attuale Odessa, sorse Istrus, porto d'imbarco e di approdo presso la foce del Danubio, fondata verso la metà del VII sec. a.C., importante centro commerciale, anche per il controllo che esercitava sulla navigazione danubiana; presso l'odierna Varna sorse Odessus, particolarmente fiorente tra il VII e il V sec. a.C. Altre prospere colonie furono: Apollonia, celebre per il tempio ad Apollo; Sinope, fondata nel VII sec. a.C. dai Milesi, divenuta capitale del Regno del Ponto sotto Mitridate il Grande e sviluppatasi al punto da fondare a sua volta Kotyora, Cerasunte, Trapezunte; la dorica Callatis, a non molta distanza da Tomi (l'odierna Costanza) con porto particolarmente importante per il commercio dei cereali; Amisus, Phasis, Dioscurias, Pityus, Theodosia. Per la sua grande importanza commerciale e strategica, il P.E. subì nei secoli successivi la colonizzazione anche dei Romani, dei Bizantini, dei Veneziani e dei Genovesi.